Giovanni Capelletti
Conosciamo l’Artista:
Nasce nel 1962 a Bergamo e, fin dalla giovane età si dedica al lavorare il legno; ne conosce le trame, i colori e i profumi delle varie essenze.
Dopo gli studi artistici presso l’Istituto d’arte “Andrea Fantoni” di Bergamo e presso L’istituto di Ortisei, dove approfondisce le tecniche di scultura lignea, intraprende un percorso lavorativo che in breve tempo lo porta alla scultura astratta, che lui stesso definisce “l’unica forma artistica possibile”.
Le sue sculture prendono forma, si realizzano work in progress, mantenendo però la natura caratterizzante del legno e del ferro, materiali che predilige e che, con maestria e gusto del design, assembla e scolpisce creando opere per l’arredamento.
Negli anni, ha partecipato a diversi simposi e mostre, riscuotendo vari successi.
Proposta di realizzazione per il Simposio di Predaia 2020 – tema “La natura che vorrei”:
La scultura realizzata da Giovanni ha come titolo “Forme imprevedibili”
L’opera è costituita da un tronco diviso in 2 parti (a memoria della tempesta Vaia), che dopo essere lavorate, vengono riunite con pezzi metallici a formare una scultura dalla forma molto astratta ed incontrollabile.
L’impressione che l’opera deve dare è che la Natura sa sempre trasformare tutto.
Questa è proprio “la natura che vorrei”, esattamente cosi com’è: IMPREVEDIBILE.