“(Non è) un gioco da ragazzi” di Armando Trasforini
Quando si è bambini non si vede l’ora di diventare grandi. E una volta adulti si ripenda con dolce nostalgia all’infanzia. Ci si culla nell’idea di vivere di nuovo, anche solo per un attimo, con quella dolce spensieratezza, gioendo delle più piccole cose.
Non essiste la macchina del tempo ma questo sogno non è del tutto irrealizzabile; possiamo per qualche istante cambiare il nostro modo di vivere e di pensare. E tornare ad essere un po’ bambini, più leggeri, prendendo le cose con ironia.
Ce lo ricorda Armando Trasforini, classe ’53 ma giovane nell’animo. Ammirare i suoi lavori significa fare un tuffo nel passato: flipper colorati, scacchiere sorridenti, vecchi fumetti Tex, puzzle ubriachi.
Questi “giuochi” sollecitano le nostre corde emotive, facendoci provare una dolce nostalgia. Perrché Trasforini con le sue pittosculture, fa come una magia: “nobilita” il gioco, perché rende quell’oggetto ordinario, straordinario, ma allo stesso tempo non lo priva della sua funzione: quella di far divertire.
E per questo i visitatori e visitatrici sono invitati a rendere vivi quegli oggetti, giocandoci, così da tornare per un attimo bambini: improvvisare una partita a scacchi, comporre un puzzle, leggere un libro che libro non è, sfidare altre persone, creare momenti di condivisione.
L’esposizione diventa così un vero e proprio parco giochi, dove bambini e soprattutto adulti sono invitati a partecipare, a rendere il luogo vivo e pulsante.
Perché per Trasforini il gioco è un po’ come la vita; una partita a cui tutti partecipiamo, in cui si gioca fino alla fine, seguendo delle regole più o meno chiare, in cui le dinamiche a volte sfuggono al nostro controllo.
E se la vita è un gioco, non ci resta che giocare!
Armando Trasforini
Nato a Codigoro nel 1953, ha iniziato a giocare da bambino e non ha mai smesso. Curioso per natura, il suo laboratorio è un luogo di sperimentazione a tutti gli effetti, dove taglia, scolpisce, colora, assembla. I suoi lavori, frutto di quarant’anni di ricerca, sono legati al mondo del gioco, che lui riprende, rielabora, ripresneta in mille modi diversi.
I suoi giuochi sono stati esposti in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero.
Quando: dal 22 dicembre al 27 gennaio 2024
Inaugurazione: giovedì 21 dicembre alle ore 18.00
Orari di apertura: da martedì a domenica 10.00-12.00 / 16.00-19.00
Possibilità di visita con l’artista contattando: Comune di Predaia ufficio Cultura: 0463 536121 – int. 7 coredo@comune.predaia.tn.it